Archivi del mese: Luglio 2021
Terapia genica
Ho voluto illustrare la “terapia genica” sperimentale (sostituita con la parola vaccino), mettendo in risalto quanto possa essere pericolosa l’inoculazione di dosi di un preparato contenente un patogeno (sia pur attenuato) all’interno del corpo umano. Abbiamo uno storico di poco tempo; nessuno sa cosa avverrà nei prossimi tempi dopo l’assunzione della terapia genica in corso. La scienza si espone meno della politica: infatti i “saccenti di turno” di ogni colore propagandano con perseveranza di affrontare la terapia genica. L’unica pecora che ha lo scudo che piega l’ago della siringa deve essere nera perché i non vaccinati sono simili agli untori manzoniani: ma se il vaccino funziona…quale paura deve avere un vaccinato? Tra le persone che si incontrano la domanda più frequente è: “Il vaccino…lo hai fatto?”. Il disegno è eloquente, quindi rispondo solo con quest’ultimo. Sinceramente sono molto stanco di ascoltare i canali nazionali e non, stracolmi di trasmissioni nei quali “gli esperti” (SENZA ALCUN CONTRADDITTORIO) continuano ad eseguire approfonditi lavaggi del cervello. Andando ad approfondire le argomentazioni sulla terapia genica su altri canali (soprannominati “di controinformazione”…forse la in quest’ultimi si cerca di capire meglio quale sia la verità; giornalmente molte dichiarazioni e ricerche pubblicate su You Tube come video vengono cancellati perché evidenziano moltissimi punti oscuri. Io altrettante domande me le sono poste. Alla base di tutto prevalgono gli enormi interessi economici delle “big pharma”. Per ora non me la sento di essere una cavia: rispetto la distanza, indosso la mascherina FFP2 e non partecipo a cene, banchetti e apericene. Non giudico chi lo fa, è una sua scelta. Non giudico chi non lo fa: è una sua scelta. “La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta” (Theodor W. Adorno – Filosofo, sociologo, musicologo, accademico e musicista tedesco; 1903 – 1969).
Euro 2020
Non volevo passasse inosservato il tanto decantato “fair play” della squadra di calcio inglese dopo la sconfitta ai rigori con l’Italia l’11 luglio 2021 alla Finale degli Europei. Infatti, alla consegna delle medaglie, i giocatori della squadra inglese hanno deciso di togliersela in segno di rifiuto. Forse era dato per certa la sconfitta dell’Italia, ogni previsione può essere presa in considerazione…ma quella di rifiutare un secondo posto con alterigia e disprezzo di ciò che “dovrebbe” essere un gioco, non lo comprendo. Nella mia illustrazione i tre leoni d’Inghilterra (che realmente sono all’interno dello stemma della federazione calcio inglese, insieme alle rose che rappresentano la dinastia Tudor) hanno i colori della Bandiera Italiana però…. il verde rappresenta la Rabbia della sconfitta, il bianco la Paura delle critiche ed il rosso la Vergogna. La Coppa vola alta avvolta dal Tricolore Italiano. “Non c’è difesa contro il disprezzo” (Albert Camus – Scrittore, filosofo, saggista, drammaturgo, giornalista ed attivista politico francese; 1913 – 1960).
In memoria di Paolo Borsellino e degli Agenti di scorta (19 luglio 1992 – 19 luglio 2021)
Come già avvenuto in precedenza per la commemorazione della morte del Magistrato Giovanni Falcone, oggi pubblico l’immagine di Paolo Borsellino in un momento felice, molto distante dalle situazioni che dovrà affrontare nei tempi a seguire. Il 19 luglio 1992 il Magistrato Paolo Borsellino (accompagnato dai cinque “Angeli di scorta” Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina) vengono barbaramente trucidati a Palermo in Via D’Amelio (a causa dell’esplosione di un’auto-bomba piena di tritolo parcheggiata davanti l’ingresso del palazzo dove abitavano la madre e la sorella del Giudice). Nella sua Vita lo ha accompagnato il Coraggio, l’Onestà, l’Amore, la dedizione per la sua Famiglia, la Forza Interiore, la Professionalità, l’Intuizione, il Senso del Dovere. “E’ normale che esista la paura, in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti” (Paolo Borsellino – Magistrato; Palermo 19 gennaio 1940 – 19 luglio 1992).
Grazie, Raffaella!
Raffaella Maria Roberta Pelloni, in arte Raffaella Carrà, ci ha lasciato il 05 luglio 2021 all’età di 78 anni. La ricordo sin da piccolo, quando cantava “Maga maghella” oppure quando recitava degli sketch insieme a Topo Gigio in “Canzonissima” (trasmissione tv popolarissima andata in onda dal 1956 al 1975). Osservando le Teche RAI non posso non ricordare il famoso ballo “Tuca Tuca” con Enzo Paolo Turchi (censurato dalla RAI stessa e poi riproposto con la partecipazione del grandissimo Alberto Sordi). Si è esibita come ballerina-cantante in tanti spettacoli TV; si è fatta conoscere ed apprezzare in tutto il mondo per il suo sorriso e la sua disponibilità (non aveva figli ma, sfruttando la sua capacità comunicativa nella trasmissione “Amore” avviò l’adozione a distanza partendo dal canale RAI). L’ho posizionata in alto, proprio sopra ai vari televisori che hanno subìto trasformazioni numerose da quando iniziò la sua carriera. Lei è di spalle ed in atteggiamento danzante: voglio solo ricordare il Sorriso, che ha regalato a tutti noi, insieme alla sua Personalità. “Cantate e danzate insieme e siate felici, ma fate in modo che ognuno di voi sia anche solo, come sono sole le corde di un liuto, sebbene vibrino alla stessa musica” (Khalil Gibran – Poeta, pittore ed aforista libanese naturalizzato statunitense; 1883 – 1931).
Carcer
Da pochi giorni sono scorsi in TV i filmati relativi ai pestaggi avvenuti contro i detenuti da parte delle guardie penitenziarie all’interno della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Picchiare con i manganelli delle Persone impossibilitate a difendersi lo ritengo un atto indegno ed un esempio di follia collettiva considerato il numero dei coinvolti. Nessuno che abbia provato a dire: “Cosa stiamo facendo?”. Pura violenza da parte di chi “dovrebbe” essere preposto non solo al controllo armato ma alla CUSTODIA: é lo Stato (se ne esiste ancora uno) che deve preservare l’integrità chi ha commesso un reato, qualunque esso sia. Nessuno di noi immagina quante difficoltà sicuramente dovrà affrontare una guardia all’interno di un penitenziario e difendo chi, in modo Professionale, svolge un lavoro difficile e con un rischio evidente. Però pestare selvaggiamente individui inermi, non armati (compreso un disabile su carrozzella) compiendo anche vari atti deplorevoli contro di loro potrebbe essere un valido motivo per allontanare questi pseudo-carcerieri dal posto che occupano. Nell’illustrazione le sbarre della cella sono manganelli e la sola ombra di essi riesce a far sanguinare il detenuto. “La violenza tende a violentare il diritto alla vita pure dei violenti stessi” (Jean Paul Malfatti – Poeta e libero pensatore italo-americano).