Nepal: terremoto 25 aprile 2015
Il 25 aprile 2015 una scossa di terremoto violentissima (7,6 della scala Richter) si è scatenata in Nepal, devastandolo. Altre scosse molto forti si sono poi succedute, causando altra devastazione. Gravissimi sono stati i danni, oltre a quelli minori avvenuti nelle zone himalayane di India, Cina, Bangladesh e Pakistan (sono state colpite comunque zone molto povere anche se estremamente turistiche; i vantaggi li hanno solo i turisti che alloggiano in quei luoghi). Gli edifici di Piazza Durbar a Katmandu, iscritti nel Patrimonio Mondiale UNESCO, sono andati distrutti: fra questi la Torre Dharahara del 1832 e il Tempio di Manakamana). Il terremoto ha innescato anche valanghe sul monte Everest; una di queste ha ucciso almeno 17 persone presso il “South Base Camp” (lassù erano presenti speleologi e guide alpine italiane di Trento: ha perso la vita il noto alpinista Renzo Benedetti, sepolto insieme a due altri scalatori sotto una frana non distante da Katmandu). Purtroppo, a livello strutturale, moltissime abitazioni non sono costruite in cemento armato e non sono quindi in grado di resistere a forze della Natura di questa entità (la città di Katmandu è stata edificata sopra ad un lago preistorico ed il suolo morbido è stato attraversato dalle onde sismiche in modo velocissimo, tanto che quest’ultime hanno provocato maggiori danni). Rivolgo un pensiero enorme a tutte le vittime, uomini e donne, giovani ed anziani…sopratutto ai bambini che, costretti a vivere in condizioni già precarie, dovranno anche aggiungere alla loro vita e sopportare tutte le difficoltà e i disagi di una catastrofe. “Il destino, quando apre una porta, ne chiude un’altra. Dati certi passi avanti, non è possibile tornare indietro” (Victor Hugo).
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