Smog alla “francese”

A cuccia di guai

A cuccia di guai

Pochi giorni fa la casa automobilistica francese Renault ha annunciato un piano per ridurre i gas di scarico dei suoi veicoli diesel in condizioni di guida “reali” (normalmente i test di omologazione vengono eseguiti sui rulli, è del tutto assente quindi l’attrito dell’aria che fa aumentare sia i consumi che l’inquinamento). Secondo un quotidiano on line, la Casa automobilistica francese dovrà richiamare anche 700 mila veicoli già in circolazione. Non so se, in tutti questi avvenimenti, ci sia l’idea di far crollare il mercato delle automobili in Europa. Forse si; certamente le auto inquinano (riflettiamo sul fatto che c’è un rapporto sbilanciato nell’utilizzare una macchina di una tonnellata di peso, per spostare da un luogo all’altro un corpo umano di circa 70 Kg…) Ma questo dato non mi soddisfa del tutto, perchè siamo soliti veder chiudere il traffico in città nelle quali sono attivi persino gli inceneritori (tralasciando le attività industriali). Ci raccontano che le auto non inquinano se posseggono certi tipi di marmitte, che dobbiamo cambiarle, fare le revisioni, in definitiva dobbiamo spendere: questa è la Verità.  E nulla serve per migliorare la qualità dell’aria. Nella vignetta la bicicletta (ottimo mezzo di locomozione pulito) ha la lingua di fuori per sbeffeggiare l’auto inquinante, la quale indietreggia come un cane bastonato sino alla sua cuccia. Riappropriamoci del nostro pensiero, per decidere cosa fare della nostra Vita. “Come tutte le merci di valore, la verità è spesso contraffatta” (James Cardinal Gibbons).
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