Il Cielo è degli Elefanti

Il Cielo è degli Elefanti

Non è la prima volta che accade, né sarà l’ultima purtroppo. Il 27 maggio 2020 una elefantessa in cinta (il piccolino sarebbe nato tra 20 mesi) che era libera nel villaggio di Palakkad (India) porta alla bocca un ananas imbottito di esplosivo e per giorni si sposta da un luogo all’altro, con la bocca frantumata. Forse per lenire il dolore immenso si immerge nel fiume Velliyar fino a soffocarsi con l’acqua. Quando gli elefanti stanno per morire, non vogliono essere aiutati ed infatti lei si rifiuta di farsi avvicinare da alcuni degli agenti forestali (che erano stati avvisati dal 24 maggio 2020) del grande malessere che questa elefantessa dimostrava di avere. Probabilmente l’ananas non è stato messo per l’elefantessa, ma i contadini utilizzano illegalmente queste trappole mortali per scacciare o uccidere gli animali selvatici dannosi alle piantagioni. La rappresentazione fa vedere l’elefantessa che sale ma, badate bene, il cucciolo in realtà è creato dal filo del palloncino che trasporta in Cielo la madre: infatti l’elefantino non era ancora nato; la mamma lo immaginava così forse, felice e sempre vicino ma la mano assassina dell’uomo non ha consentito di farli incontrare. “Il volo ci ha regalato gli occhi degli uccelli, un punto di vista prezioso per osservare tanto mondo tutto insieme e lo scempio che ne stiamo facendo” (Le Corbusier -pseudonimo di Charles-Édouard Jeanneret-Gris, è stato un architetto, urbanista, pittore e designer svizzero naturalizzato francese; 1887 – 1965).

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