Addio cabine telefoniche
Lentamente ma inesorabilmente le vecchie cabine telefoniche, in disuso da decenni dopo l’avvento dei cellulari, verranno tolte dalla strada. Purtroppo, a causa dell’inciviltà di molti che le hanno scambiate come pisciatoi oppure come speedball (sacchi da pugile) da prendere a calci e pugni, è meglio dismetterle (in paesi civilmente più avanzati hanno inserito dei libri da leggere all’interno, come fosse una piccola biblioteca). Rimarranno in tante persone quei momenti trascorsi a chiamare le persone care lontane, con una quantità di gettoni (usati per la chiamata) che sfondava le tasche (dopo diversi anni le carte magnetiche subentrarono ai gettoni), oppure ad usarle come riparo improvviso durante un acquazzone. Ad ogni modo un oggetto che, per quanto sporco (pensate alla cornetta toccata da migliaia di mani e alla saliva sul ricevitore) rimarrà nella memoria di ciascuno di noi. “Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi” (Cesare Pavese – Scrittore, poeta, traduttore e critico letterario; 1908 – 1950).
Lascia un commento