Cronaca

Riforma della Scuola

Accettare la cattedra

Accettare la cattedra

A quanto pare, più del 97% dei docenti ha “accettato” (strano, chissà perchè?…) la cattedra nella fase B del piano straordinario di assunzioni previsto dalla “Buona Scuola“. Persone che, non potendo ovviamente scegliere e farsi sfuggire tra le dita un posto di lavoro, hanno detto “si”. Non sto criticando l’offerta di una oppurtunità di lavoro, quanto l’instabilità complessiva di tali progetti: dai dati sembra che le richieste di assunzioni da parte del MIUR sono state circa 9.000, 7000 in meno rispetto a quanto serviva. I posti saranno destinati per quest’anno a supplenze annuali, e poi assegnati ai nuovi insegnanti vincitori del prossimo concorso (forse bandito a dicembre). Dovrebbe iniziare poi una fase C, quella riguardante l’organico funzionale: circa 55 mila professori copriranno “i buchi” delle supplenze brevi e svilupperanno progetti integrativi di formazione, sempre a ciò che sono le richieste fatte dalle scuole. Per questa riforma potranno inoltre scatenarsi due eventi: i ricorsi alle Regioni e il “referendum abrogativo” (ricorso alla Consulta per adesso lo ha fatto il Veneto e la regione Puglia); per la raccolta delle firme sono necessarie 500.000 firme entro il 25 settembre per poter ottenere l’abrogazione della legge. “La libertà di pensiero ce l’abbiamo. Adesso ci vorrebbe il pensiero” (Karl Kraus 1874 -1936; scrittore, giornalista aforista, umorista, saggista, commediografo, poeta ed autore satirico austriaco).

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Buona Scuola?

La Buona Suola

La Buona Suola

Nel mondo della Scuola oggi tante persone discutono sulla nuova riforma (La Buona Scuola) che l’ha investita (proprio nel senso accidentale del termine). Si parla di una Scuola che deve essere rinnovata, cambiata, nuovamente intesa. Si parla di una Scuola in cui i soggetti che la frequentano siano salvaguardati (la tanto nominata “sicurezza scolastica”; in Italia esistono edifici che sono addirittura a rischio crollo, con tetti che trasudano acqua, aule che si allagano e laboratori inutilizzabili, riscaldamenti funzionanti a singhiozzo, infissi pericolosi, bagni fatiscenti e/o maleodoranti, etc…). Continuiamo a parlare, a credere e a sperare che un giorno siano risolti i tantissimi problemi che la riguardano. L’importante è non abbandonarla a sè stessa, a non lasciarla sola, a non farla sentire inutile. Ancora tantissimi insegnanti, con il senso del dovere e con il rispetto profondo non solo delle istituzioni ma in primis delle Persone che la vivono (i bambini), sacrificano sè stessi, dedicandosi a “tempo pieno” e investendo in moltissime occasioni anche le proprie risorse economiche; tutto ciò per poter rendere libero il pensiero degli studenti. “Lo scopo della scuola è quello di formare i giovani a educare se stessi per tutta la vita” (Robert Maynard Hutchins – Filosofo americano sull”Educazione).

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Senza Dignità

Abbandonati per sempre

Abbandonati per sempre

Gli animali, creature sensibili, in mano all’uomo. Quest’ultimo spesso non ha scrupoli, li prende con sè, considerandoli un piacevole “passatempo”, li fa crescere, sembra amarli….poi, improvvisamente li abbandona. D’estate sono numerosissimi i corpi di cani e gatti trovati da soli, abbandonati, deceduti per gli stenti e, ancora di più, per il dolore che li fa impazzire. Gli uomini che si considerano “padroni” di creature che percepiscono sensazioni come la paura, la gioia, la sofferenza… Colui che abbandona un animale che è cresciuto con sè, non merita lunghe disquisizioni sull’argomento; sostengo soltanto che la sua è un’esistenza senza dignità. “La dignità umana ha la caratteristica di essere assente proprio là dove si presume che sia presente, e di comparire sempre dove non c’è” (Karl Kraus – Giornalista satirico austriaco 1874-1936).

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Buon Ferragosto

LAMBRETTA Ottoetti

LAMBRETTA Ottoetti

Auguro un Buon Ferragosto a tutti…con la Lambretta “Ottoetti” (chissà perchè si chiama così?). La Lambretta così rappresentata fa pensare all’idea del viaggio in questa giornata e al cibo (nascosto nei cesti) che di solito viene ingurgitato. A presto, Italiani Ferragostani (vicini e lontani). “Per Ferragosto piccioni e anatre arrosto” (detto popolare).

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Telecomunicazioni in Italia

Banda Larga

Banda Larga

La parola “banda” in Italia, come tutti avrete già notato, può presentare diverse connotazioni; nel nostro caso ho tentato di spiegare come spesso la conoscenza approfondita dei sistemi di telecomunicazione consenta ad alcuni di appropriarsi del denaro di altri (ad esempio con la clonazione delle carte di credito). Tali furfanterie sono diffusissime e anche negli altri paesi ci sono “esperti”. Forse, dopo un’invasione tecnologica senza pari negli ultimi decenni, non sarà il caso di alleggerire le nostre vite da una serie infinita di oggetti elettronici (parlo degli smartphone, dei tablet, dei computer inseriti in orologi da polso, etc…) e provare a vivere in modo più sereno? “Un giorno le macchine riusciranno a risolvere tutti i problemi, ma mai nessuna di esse potrà porne uno“.
(Albert Einstein).

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Nubifragio a Firenze

Firenze allagataSabato 1 agosto 2015 si è abbattuto un violento nubifragio (nella parte sud-est della città) che ha creato devastazione e feriti (allagamenti, tetti scoperchiati, numerosi alberi caduti e danni alle auto). Sono anche intervenuti dei profughi ospiti della Regione Toscana, e in particolare quelli che sono a Firenze e nei comuni vicini. In piccoli gruppi hanno dato il loro contributo nella fase di ripulitura delle strade dagli alberi e dai tronchi portati ovunque dal nubifragio di sabato sera. Ho immaginato così una Firenze visitabile al centro soltanto con dei gommoni (con accesso limitato alla Cattedrale), riflettendo in modo peculiare sulle grandi capacità che hanno da sempre gli Italiani nel far fronte ad uno “stato di emergenza a tempo indeterminato“. A queste tempeste saremo sempre più esposti: iniziamo ad elaborare idee e progetti preventivi attuabili per salvaguardare un territorio sempre più colpito da eventi metereologici estremi. “Ben fatto è meglio di ben detto” (Benjamin Franklin – scienziato e politico statunitense).

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Incendio a Fiumicino

Voli low smoke

Voli low smoke

Qualche giorno fa, all’aeroporto di Fiumicino, si scatena un incendio nei pressi della Pineta di Focene (in una zona degradata) vicino le piste dello scalo, poi il giorno seguente un blackout ha causato altri problemi. I protagonisti: un centinaio di passeggeri arrivati con un volo della “low cost” spagnola Vueling Airlines, partito da Torino con circa 9 ore di ritardo e diretti, dopo uno scalo a Roma, chi a Palermo e chi a Catania, più altri passeggeri italiani e stranieri diretti in diverse destinazioni (isole comprese). Il rogo che ha incendiato la pineta vicina all’aeroporto sarebbe partito da un cumulo di rifiuti. Certamente sono le compagnie più piccole a subire tutti i disagi, i ritardi e a pagare i mancati controlli sulla sicurezza che andrebbe fatta non solo all’interno bensì anche all’esterno degli aeroporti. Mi sembra giusto, si: pagare tasse esorbitanti sulla spazzatura e lasciare aree in completo degrado, consentendo poi, a qualche ottuso di passaggio, di poter dar fuoco impunemente all’immondizia abbandonata. “Nei boschi le bestie non sporcano ma gli uomini sì. Si prega di comportarsi come le bestie” (Anonimo).

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Raggiunto Plutone

New Horizons 2015

New Horizons 2015

Le nuove frontiere della scienza: l’Uomo, non più soddisfatto di aver raggiunto ormai la totalità dei luoghi sul suo pianeta, si sposta per 5 miliardi di chilometri verso Plutone con la Sonda Spaziale “New Horizons” della NASA, partita il 19 gennaio 2006 dalla base di Cape Canaveral. La ricerca scientifica deve abbattere i “muri resistenti” del pensiero convergente, proiettato verso il concetto che sia perfettamente inutile (ed anche economicamente dispendioso) scrutare una parte così remota dell’Universo per trovare vulcani e montagne di ghiaccio (non disapprovo comunque). Spero che le risorse impiegate servano a qualcosa di più che ad appurare l’esistenza di acqua allo stato solido. Ho utilizzato stavolta una famiglia eschimese (perché sono esperti nel sopravvivere con il ghiaccio e il freddo), preoccupata solo delle tasse gravanti sul proprio igloo. Resta certamente una missione con un obiettivo lontanissimo raggiunto…ma dove sono le novità? Non sarebbe meglio utilizzare il denaro per salvaguardare il nostro ambiente e sfruttare la Terra in modo più sostenibile? E’ difficile immaginare cosa avverrà ma…“Fare previsioni è una cosa molto difficile, specialmente se riguardano il futuro” (Niels Bohr, Premio Nobel per la Fisica, 1922).

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Temperature in salita

Caldo africano

Caldo africano

Il caldo africano ha investito l’Italia in questo periodo, la temperatura e sopratutto l’umidità registrate sono davvero alte. Pazienza: bisogna armarsi di bibite fresche ed evitare di trovarsi in luoghi roventi nelle ore centrali della giornata (non per tutti è possibile, pensando ad esempio agli operai delle acciaierie o agli addetti degli asfalti delle autostrade…). Il peso del calore ci schiaccia, ci rende inermi e passivi e, tanto più ci concentriamo su questo, quanto più sembriamo percepire tutto con più forza, con più veemenza. Rilassiamoci, solo per una volta e senza lamentarci troppo, pensando che il caldo sia (per quanto dannoso e fastidioso), in questo momento storico, soltanto uno dei “mali minori”. “Non ho caldo. Non ho freddo. Non ho sonno. Non mi scappa niente. Come sono infelice” (Marcello Marchesi).

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“Code” ai Bancomat in Grecia

Diavolmat

Diavolmat

Non potevo non esprimere con una vignetta (ma c’è comunque davvero molto poco da ridere) la situazione della distribuzione del denaro in Grecia: code nei negozi e negli uffici, code in banca…code (diavolesche) ai bancomat. Certamente non sarà semplice risolvere il problema del denaro in prestito da restituire; questo vale per ogni paese della zona Euro che è imbevuto, come una spugna gettata in acqua, di debiti. Come noi. La Germania continuerà a fare il suo gioco, percorrerà la sua strada di politica economica e non farà sconti a nessuno, nè si pentirà affatto di non averli fatti. Il diavolo nascosto nel Bancomat rappresenta in sostanza quell’idea perfida e radicata di voler “sembrare” tutti uniti, di avere un’idea comune sulle difficoltà. Si tratta soltanto di un’idea ipocrita, portata avanti con fiumi di parole e con tecnicismi da politici di terza categoria e da “scienziati della finanza“che, fino ad ora, hanno saputo mischiare bene le carte degli interessi personali e portato ottundimento nella capacità di realizzare un pensiero oggettivo su questo sfacelo europeo, amando una sola cosa: il “Dio Denaro”. Sopra il “Diavolmat” ho voluto lasciare la scritta “denaro” (in lingua greca). Il problema sarà presto risolto, con tanti nuovi sacrifici che la popolazione, ormai sfinita, dovrà nuovamente affrontare. “Chiunque cerchi di guidare gli altri, deve essere in grado di rinunciare a molte cose”. (Goethe)

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