Fumetti
Gratta & Da Vinci (contro il gioco d’azzardo)
Il gioco d’azzardo, un problema importante, sottaciuto dall’informazione (fatico a chiamarla così) di TV, radio e carta stampata. Il gioco d’azzardo patologico è un disturbo del comportamento molto serio che rientra nella categoria diagnostica dei “disturbi del controllo degli impulsi”. E’ noto infatti che molte persone dilapidano i propri averi con biglietti “gratta e vinci”, slot-machine, etc,… giocando giornalmente decine (ed anche centinaia di euro), illudendosi di potersi arricchire trovando una vincita milionaria. Purtroppo per loro ad attenderli saranno i conti in rosso della banca e le proprie coscienze. Ho disegnato un personaggio storico importante (sollazzandomi come di consueto con le parole del titolo), cioè con Leonardo Da Vinci: credo che la nostra Intelligenza, la nostra capacità di Riflessione di Uomini debba sottrarci da schiavitù (le pulci in testa rappresentano quel pensiero continuo, assillante del gioco) di questo tipo, di ogni tipo. Lo Stato si riprenda i miliardi di euro che i “signori delle slot” dovrebbero restituire e li impieghi in modo utile, costruendo spazi culturali, ristrutturando scuole ed università, impiegando in modo decente migliaia di persone alla ricerca di un posto di lavoro (esistono laureati che bussano alle porte delle multinazionali per essere impiegati come operatori all’interno dei call center; chiediamoci come mai invece abbiamo svariati direttori stranieri come Eike Schmidt alla Galleria degli Uffizi di Firenze oppure Gabriel Zuchtriegel al Parco Archeologico di Paestum ed altri ancora che non inserisco per brevità…). Allora si che si potrà parlare di “Crescita” di questa Italia sciaguratamente senza spina dorsale. “Signor Conte, io non scherzo. Non scherzo mai.. Io gioco. Sì, er gioco è una cosa serissima. Perché chi scherza lo fa pe divertisse, ma chi gioca punta, s’illude, s’inventa un lieto fine.. Che non arriva mai” (Gigi Proietti nel ruolo di Bruno Fioretti detto “Mandrake” nel film “Febbre da cavallo”, 1976).
Bomba nella Conca
E’ purtroppo frequente che in questa città, ferita numerosissime volte durante il secondo Conflitto Mondiale da bombardamenti, si ritrovino ordigni bellici sepolti sotto metri e metri di terra che si scovano proprio durante la costruzione di edifici, strade ed altre opere di urbanizzazione. In queste ultime ore è stata infatti trovato vicino alla stazione ferroviaria di Cesi (piccola frazione vicina alla città stessa) un “gioiellino” di 250 Kg (più della metà del peso è rappresentato da tritolo) che verrà fatto brillare domenica 29 luglio 2018; tale operazione prevede la messa in sicurezza delle persone e pertanto il Comune di Terni ha emanato un’ordinanza che obbliga agli abitanti che si trovano in un raggio di 1800 mt dal punto di ritrovamento (11.000 abitanti circa, me compreso) di evacuare la propria residenza (dalle 06,00 alle 18,00). Sono stati previsti anche potenziamenti alle Forze dell’Ordine che circoleranno nelle zone sgombrate per evitare fenomeni di sciacallaggio. Il “confetto” dovrebbe infine essere disinnescato e in ultimo fatto saltare in aria in una lontana zona di sicurezza. La vignetta vuole far riflettere che magari, anche da una situazione svantaggiosa, si può tentare di aumentare il flusso turistico a Terni: “Venite a Terni, la città delle bombe inesplose!” oppure “Conca al tritolo” ed anche “Terni, che bomba di città!” (vedi titolo). “Non sarete giudicati per quello che avete fatto, ma per quello che avreste dovuto fare e non avete fatto per il vostro Paese” (Rinaldo Sidoli – Blogger)
Ubi maior minor cessat
“Ubi maior minor cessat”, apro questa volta con una locuzione latina famosa che, tradotta in modo letterale, vuol dire: “Dove vi è il maggiore, il minore decade”. Tale locuzione può essere usata in molteplici occasioni nelle quali esiste diversità notevole tra due termini, attori, fatti, norme o funzioni. Nella specifica illustrazione si può considerare la grandezza del cane o altri parametri…pertanto la locuzione latina cade a proposito. Poichè al sottoscritto piace molto dare spazio alle attività ludiche, lascia a Voi la scelta di quale termine mettere a confronto tra quelli rappresentati graficamente. “Come va? – disse un cieco a uno zoppo. “Come vede” – rispose lo zoppo” (Georg Christoph Lichtenberg – Fisico e scrittore tedesco; 1742-1799).
Ragazzi nella grotta in Thailandia
Nei giorni passati mi sono chiesto (ed ancora lo faccio), di fronte alla notizia lanciata da tutte le testate giornalistiche mondiali a partire dal 23 giugno 2018, quale sia stata la motivazione reale che abbia spinto l’allenatore di una squadra di calcio giovanile a portare tutti gli atleti all’interno di una galleria impervia (Tham Luang è il suo nome), un labirinto inestricabile di corridoi, con molte immersioni e arrampicate. I ragazzi sono stati salvati da un’imponente macchina dei soccorsi che ha impiegato settimane per liberarli dalla loro prigionia; comunque tale irresponsabile scelta ha causato anche la morte di uno dei sub impegnati nelle operazioni di recupero. Personalmente mi domando perchè, per dimostrare forza, tenacia, coraggio, capacità di resistenza (e tutto ciò che possa venirvi in mente) si debba arrivare a questi estremi. Perchè non portare i ragazzi in un luogo aperto, magari organizzando un percorso difficile (ma non a rischio della vita) in montagna? No, per l’allenatore sarebbe stata un’azione scontata. Sono costernato dall’aver letto su qualche testata giornalistica il titolo ad effetto “Grotte killer” . Il killer, in questo caso, mi sembra facilmente identificabile…e non è certamente la grotta. La vignetta di oggi mette in risalto la sconfitta dell’allenatore, espulso con cartellino rosso dal Bhudda stesso (il buddismo in Thailandia è la religione più diffusa). “Gli elementi più comuni dell’universo sono l’idrogeno e la stupidità. Ma non in quest’ordine” (Anonimo).
Dubbi sull’appartenenza
Probabilmente sarà capitato ad innumerevoli genitori (sia padri che madri) di avere avuto un dubbio sui propri figli rispetto ad aspetti fisici o comportamentali della propria prole, a volte assolutamente divergenti dai procreatori. Una vignetta pescata da un vecchio schizzo su carta, abbandonato in un cassetto, ridisegnata ed elaborata. Certo, il naso a proboscide del padre è molto distante da quello del figlio (più vicino a quello di un tucano). Si sa, la Natura è imprevedibile…e gli Uomini (comprese le Donne) lo sono stati, lo sono e lo saranno. “Fra bocca e boccone molte cose possono succedere” (Catone il Censore).
TT (Truck Toccaceli)
Oggi non pubblico una vignetta, bensì qualcosa di più importante per me: un Tir degli anni ’80 disegnato dal “lontano” (solo fisicamente ma sempre vicino) Amico Pittore ed Illustratore marchigiano Giorgio Toccaceli. Ho conservato alcuni disegni realizzati da lui nel 1980 (io avevo 12 anni); qualche tempo fa osservavo la carta ingiallita di una sua tavola. Affiorano così subito i ricordi, quei ricordi meravigliosi di aver visto realizzare, in pochissimo tempo, non solo degli automezzi ma tante vignette esilaranti, di ogni tipo. Quindi cosa è avvenuto? Semplice: ho ripassato (con Photoshop) con il colore nero le linee del Tir e tolto i segni del tempo. Successivamente mi sono divertito (come promesso all’Autore stesso) a dargli qualche “pennellata digitale” per farlo diventare più accattivante. Lascio in basso a destra la firma dell’Autore. Ringrazio di Cuore Giorgio Toccaceli, il Primo Maestro Disegnatore che ho avuto la fortuna di incontrare, conoscere ed apprezzare. “Un amico è la cosa più preziosa che tu possa avere, e la cosa migliore che tu possa essere” (Douglas Pagels – Autore ed Editore).
Mona-rchia
Il 19 maggio 2018 il Principe Harry (figlio cadetto di Carlo e Diana, Duca di Sussex) porta sull’altare l’attrice statunitense Meghan Markle. Personalmente la cosa non mi interessa affatto. Allora, perchè disegnarci anche una vignetta? Qual’è il significato di quest’ultima? Non ho sentito un giornalista o una figura importante della cultura provare a dire qualcosa su quanto avvenuto. Che si sposino. Mi rende perplesso che il nostro “Paese” abbia dedicato a tutto ciò una lunga diretta televisiva; certamente, le dirette di fatti più importanti legati alla vita di Italiani Che Valgono con il loro Lavoro e la loro Genialità non interessano. Io trovo che, in un periodo di crisi come questo, sia scandaloso mandare in TV pubblica le nozze sfarzose di principi e principesse. Per questo i due sposini sono stati disegnati sotto la corona reale, perchè Madre Vergogna è intervenuta e le telecamere non possono neanche riprenderli. Ma è mera utopia. Forse il 2 giugno dovremmo smettere di festeggiare la nascita della Repubblica in Italia, per sentirci meno ipocriti con noi stessi. “Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti” (Luigi Pirandello).
2 giugno 2018: Festa della Repubblica Italiana
2 giugno 2018, Festa della Repubblica Italiana. Ripropongo una mia vignetta realizzata nel 2014, mettendo in risalto, più che la prestazione di tipo militare, la capacità fisica del soldato. Stiamo diventando tutti portieri, dei Bravi Portieri Italiani, pronti a prendere la “palla” (sinonimo di bugia) raccontata dall’ultimo politico che appare o che si ritiene di essere tale. L’ultimo verbo mi sembra il più adatto di tutto il periodo il quale è tristemente affollato di fantasmi che governano il nostro Paese. “Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia” (Georges Benjamin Clemenceau – Politico, 1841-1929)
1 maggio 2018: Festa del Lavoro
1 maggio 2018: la Festa del Lavoro. In Italia, a mio parere, sembra difficile festeggiarlo, specialmente perchè non c’è. Così ho immaginato questa scritta “LAVORO” in modo scalcinato, decadente, una struttura con pochissima stabilità ed in continua perdita di pezzi (al contrario della scritta iniziale che rende invece l’idea di un invito ad un matrimonio). Il nostro Paese, la sua enorme Cultura millenaria, i suoi Scienziati, i suoi Beni Architettonici, i suoi Musei, le sue Straordinarie Invenzioni, la sua Moda, le sue Tradizioni Enogastronomiche, il suo Clima, le sue Spiagge…qui c’è Tutto, tutto ciò che gli altri ci invidiano. Rendersi conto che esista chi deve andare a cercare lavoro in un altro paese, mi fa star male interiormente. L’Italia poteva donare Lavoro agli altri stati vicini e lontani, con le sue Immense Ricchezze. “Ogni minuto muore un imbecille e ne nascono due”
(Eduardo De Filippo).
Impudenza
Sfrontatezza, insolenza, inverecondia…esiste una miriade di aggettivazioni più o meno colorite che possono dare il senso della vignetta odierna. In realtà ho voluto rappresentare ciò che è stato perpetrato (da uno dei social media più conosciuti) ad insaputa di milioni (negli USA) e di migliaia (in Italia) di utenti: in realtà una società di consulenza (che combina il data mining, l’intermediazione dei dati e l’analisi dei dati con la comunicazione strategica per la campagna elettorale) ha usufruito dei dati riservati di quest’ultimi utilizzandoli poi per indirizzare scelte di tipo politico, inviando agli ignari soggetti vari tipi di messaggi mirati di propaganda elettorale. Da tutto questo è facile intuire che dobbiamo fare sempre moltissima attenzione a chi rilasciamo i nostri dati riservati. In taluni casi alcune società (anche in pochi istanti), con brevissime telefonate e con pochi nostri “SI” registrati, accendono anche contratti a nostra insaputa. Onestamente sono deluso…non tanto perchè si conoscano i miei dati, non ho alcunchè da nascondere. E’ il fatto di bruciare la fiducia di milioni di persone che, molte anche ingenuamente, non hanno considerato che tutto questo è meno social di quanto sembri. La traduzione del titolo la lascio a chi voglia approfondire il significato autonomamente. “La fiducia è come un foglio di carta, una volta stropicciato non può tornare perfetto” (Anonimo).