Scuola
Flusso
La Scuola chiude per il Coronavirus
A causa del Covid-19 il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, su consiglio di una commissione di scienziati, decide di chiudere le scuole dal 5 al 14 marzo 2020 (con ritorno lunedì 16 marzo). Il pericolo di contagiarsi è presente; in un primo momento lo Stato Italiano ha avuto poca chiarezza con atteggiamenti altalenanti di paura, poi rilassatezza quindi di nuovo l’allarme (tutto ciò messo in atto da parte di medici con opinioni diverse, politici e giornalisti). Poi è intervenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con un discorso TV per tutti gli Italiani, che devono avere fiducia ed essere corresponsabili e seguire le direttive dello Stato per limitare i danni di questa pandemìa. Il crollo sarà economico per molti paesi europei, noi compresi; mi auguro si possano trovare le soluzioni più giuste per far fronte ad una problematica che durerà non poco. Ho illustrato così la Scuola italiana, già fortemente debilitata, che cerca di resistere al peso causato da un contesto complesso. “L’unica maniera di prendere la decisione giusta è sapere quale sia quella sbagliata” (Paulo Coelho – Scrittore, poeta e blogger brasiliano).
Bla bla intorno alla scuola italiana
La scuola italiana, sempre più in affanno per colpa non solo dei tagli posti dallo Stato, ma anche per lo tsunami di parole e false promesse intorno ad essa. Non si è in grado di realizzare un risanamento sugli edifici, che talvolta crollano addosso a bambini, ragazzi ed insegnanti. Molto male fanno le parole, sopratutto quelle pronunciate solo per avere qualche voto in più, parole che hanno il sapore dell’annuncio ma non della verità.