L’Aquila: treetrentadue
Un’immagine notturna, come uno scatto fotografico che ha scelto dei rami degli alberi che diventano lancette ferme sul disco lunare, l’Orologio della Natura… così alle ore 03:32 di quel terribile 6 aprile 2009 la terra iniziò a sussultare a causa di un terremoto devastante: il risultato fu la morte di centinaia di persone e il collasso del territorio, oltre che della città stessa. Ho voluto dedicarla alle vittime della Città dell’Aquila e sperare, per tutti gli abitanti di tutte quelle zone, in una ricostruzione che tenga conto delle Persone, dei contesti vissuti e che possa aumentare la sua velocità ed efficacia. “In questo scambio silenzioso che per entrambi è guardare e lasciarsi guardare, in questo penetrare l’uno nell’altro nel tempo con benevolenza, ci è dato tessere la reciprocità di questo amore e forse la gratuità” (Pablo Neruda).
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