M-49 “Orso Papillon”
Durante il periodo nel quale si era posta tanta attenzione su questo plantigrado e sulle sue imprese ho riflettuto molto. Forse a qualcuno non è ancora ben chiaro che l’orso, in Natura, è un predatore carnivoro; gli uomini che si recano in zone dove è risaputo esserci orsi in libertà non devono ritenersi sfortunati se sono aggrediti bensì devono programmarsi una serie di visite dallo psicologo clinico. Sinceramente no, non provo alcuna pietà per gli aggrediti se si sono introdotti in un habitat che non gli appartiene. L’orso M49 (orribile la sigla per identificarlo) è stato poi soprannominato “Papillon” (dall’omonimo film cult del 1973 con l’attore Steve McQueen – è presente anche Dustin Hoffman – che tenta di fuggire numerose volte da un carcere duro nella Guyana francese; sul corpo aveva tatuata una farfalla): la prima fuga il 14 luglio 2019 (ha scavalcato una barriera alta vari metri con reti elettrificate), il 2 marzo 2020 darà segni della sua presenza in quanto razzierà delle arnie (dopo un lungo periodo di inattività). Quindi, nella notte tra il 29 e il 30 aprile 2020 cade in trappola e viene nuovamente “messo in sicurezza”. Nella notte del 27 luglio 2020 l’orso M49 abbatte la recinzione e fugge. L’orso è stato ricatturato ed ora si trova recluso. Io non so voi, ma tifo per lui e per il suo innato senso di Libertà! Spero possa riacquisirla e vivere nel suo ambiente naturale. Nella vignetta l’ho collocato all’interno di un furgone, addirittura scortato dai poliziotti ma…lui possiede una chiave inglese per smontare i bulloni e scappare! “Una volta aver provato l’ebrezza del volo, quando sarai di nuovo coi piedi per terra, continuerai a guardare il cielo” (Leonardo Da Vinci).
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