Dov’è il mare?

Dov'è il mare?

Dov’è il mare?

L’estate, una stagione meravigliosa… fatta di colori, di odori, di sapori, di curiosità verso luoghi inesplorati che abbiamo sempre desiderato scoprire. Capita anche di avventurarsi (tutti insieme appassionatamente) in un unico luogo che credevamo intimamente nostro, invece prendiamo coscienza della nostra scelta errata soltanto quando vediamo altre migliaia di persone che, come noi, hanno maturato lo stesso identico pensiero. Siamo costantemente alla ricerca di qualcosa che possa darci pace e rilassatezza, come l’uomo che, con il suo binocolo, cerca di raggiungere un mare lontano ma purtoppo usurpato dagli stessi uomini. L’idea di una vacanza da trascorrere insieme ad “ammassi di persone”, quasi simili numericamente a quelli che formano le stelle nel cosmo, non mi attrae, anzi mi spaventa. In bocca al lupo a tutti coloro che ancora non posseggono una idea di vacanza rilassante. “Il turismo è un’industria che consiste nel trasportare delle persone che starebbero meglio a casa loro, in posti che sarebbero migliori senza di loro”.
(Jean Mistler – Parlamentare francese, 1897-1988)

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Temperature in salita

Caldo africano

Caldo africano

Il caldo africano ha investito l’Italia in questo periodo, la temperatura e sopratutto l’umidità registrate sono davvero alte. Pazienza: bisogna armarsi di bibite fresche ed evitare di trovarsi in luoghi roventi nelle ore centrali della giornata (non per tutti è possibile, pensando ad esempio agli operai delle acciaierie o agli addetti degli asfalti delle autostrade…). Il peso del calore ci schiaccia, ci rende inermi e passivi e, tanto più ci concentriamo su questo, quanto più sembriamo percepire tutto con più forza, con più veemenza. Rilassiamoci, solo per una volta e senza lamentarci troppo, pensando che il caldo sia (per quanto dannoso e fastidioso), in questo momento storico, soltanto uno dei “mali minori”. “Non ho caldo. Non ho freddo. Non ho sonno. Non mi scappa niente. Come sono infelice” (Marcello Marchesi).

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“Code” ai Bancomat in Grecia

Diavolmat

Diavolmat

Non potevo non esprimere con una vignetta (ma c’è comunque davvero molto poco da ridere) la situazione della distribuzione del denaro in Grecia: code nei negozi e negli uffici, code in banca…code (diavolesche) ai bancomat. Certamente non sarà semplice risolvere il problema del denaro in prestito da restituire; questo vale per ogni paese della zona Euro che è imbevuto, come una spugna gettata in acqua, di debiti. Come noi. La Germania continuerà a fare il suo gioco, percorrerà la sua strada di politica economica e non farà sconti a nessuno, nè si pentirà affatto di non averli fatti. Il diavolo nascosto nel Bancomat rappresenta in sostanza quell’idea perfida e radicata di voler “sembrare” tutti uniti, di avere un’idea comune sulle difficoltà. Si tratta soltanto di un’idea ipocrita, portata avanti con fiumi di parole e con tecnicismi da politici di terza categoria e da “scienziati della finanza“che, fino ad ora, hanno saputo mischiare bene le carte degli interessi personali e portato ottundimento nella capacità di realizzare un pensiero oggettivo su questo sfacelo europeo, amando una sola cosa: il “Dio Denaro”. Sopra il “Diavolmat” ho voluto lasciare la scritta “denaro” (in lingua greca). Il problema sarà presto risolto, con tanti nuovi sacrifici che la popolazione, ormai sfinita, dovrà nuovamente affrontare. “Chiunque cerchi di guidare gli altri, deve essere in grado di rinunciare a molte cose”. (Goethe)

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La Grecia e il pericolo default

Grecia in default

Grecia in default

Facendo il punto sulla Grecia e soffermandomi su quanto sta avvenendo in Europa (problema immigrazione, problema lavoro, problema sociale, problema disoccupazione… la parola “problema” gode di un’inflazione crescente, quasi più alta di quella che si verifica all’interno dei mercati azionari!), mi chiedo quale beneficio abbiano avuto i cittadini europei dopo aver accettato l’ingresso nelle loro economie dell’Euro. Osservata la situazione attuale, direi nessun beneficio. Siamo purtroppo avvolti nella nebbia della DIS-informazione, poichè quotidianamente si ascolta in TV che il nostro Paese “ha una ripresa dello 0,2%”, oppure “stiamo uscendo dal tunnel” ed anche “siamo usciti dalla recessione”. Non usciremo dalla crisi, nè noi, nè la Grecia, nè gli altri paesi indebitati con questa mancanza totale di unità di intenti, di politiche industriali e sopratutto della devastante presenza di politici senza idee (sulla corruzione molti di loro invece potrebbero dare lezioni all’avanguardia). Io vedo un’Europa assente, subito in prima fila se si pronuncia “economia”, “finanza”, “spread”, “borsa”, “banche”…in tutto questo mancano invece le parole che hanno un peso assai diverso come “persone”, “dignità”, “rispetto”, “diritti”, “lavoro”. La Grecia sta cercando nuove strategie, nuove possibilità per far fronte ai suoi obblighi con l’Europa e la Banca Centrale Europea (magari sarà costretta a disfarsi dei suoi monumenti storici più importanti), ma ben poco si potrà fare dinanzi alla “fame imperiosa” che lentamente sta divorando la vita e la libertà di milioni di persone. Io credo si abbia timore non tanto del fatto che la popolazione greca soffra (già avviene), quanto che altri paesi possano, uno dopo l’altro, uscire dalla zona Euro e far piombare l’Europa e la sua monetina nel baratro. “Non è ciò che possediamo nella vita a renderci felici, ma il piacere di farne partecipi anche gli altri” (Romano Battaglia) e “La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli” (Aristotele).

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Squaletto GP

Squaletto GP

Squaletto GP

Questa volta pubblico un’idea disegnata da Francesco Paniconi (e nel post successivo anche la scritta “Panico”), un carissimo Amico, per un casco da moto (io ho ottimizzato solo il colore)… un piccolo squalo con un aria furbetta, ma che tuttavia sembra quasi realizzabile il pensiero di poterci fare il bagno insieme e non essere morsicati. Grazie Francesco, un’idea simpatica che vale sicuramente la pena pubblicare!  “Devi tenere vivo il bambino che è in te: senza di lui non si può creare” Joni Mitchell (cantante).

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Addio, B. B. King!

Addio BB King

Addio BB King

B. B. King è stato un grandissimo chitarrista e cantante statunitense; è scomparso a Las Vegas il 14 maggio 2015 per gravi problemi di salute. E’ stato uno dei più importanti esponenti del blues della seconda parte del XX secolo e del XXI. Amava esibirsi con la sua chitarra “Lucille”, una Gibson ES-355 Custom. Ha vinto per 14 volte il Grammy.  B. B. King riusciva a far uscire dal suo strumento un suono vibrante e caldo, dando vita ad un blues raffinato che lo ha accompagnato per tutta la sua carriera. Ho voluto dedicare in suo Onore la sua chitarra (con piccole ali) che vola verso il cielo, che supera le tenebre ed arriva verso la Luce. B. B. King, ne sono sicuro, starà sicuramente creando musica anche lì adesso. “Il bello della musica è che, quando ti colpisce, non senti dolore” (Bob Marley).

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In memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Murales Falcone e Borsellino

Murales Falcone e Borsellino

Il 23 maggio 2015 sono trascorsi ventitrè anni dall’attentato a Giovanni Falcone e alla sua scorta a Capaci (Palermo); pochi mesi dopo avverrà la strage di Borsellino in Via D’Amelio (19 luglio 1992). In omaggio alla memoria dei due Grandi Magistrati Italiani ho voluto postare l’immagine di un murales di 230 metri quadri, realizzato da Morris Modena, Mirko Modena, Luca Pepe della Hawana Family Crew, un gruppo di giovani artisti di Cisterna, inaugurato nel 2014 in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Rocco. Nel murales i due magistrati scherzano, confidandosi qualcosa all’orecchio. Ci sono anche i nomi degli uomini della scorta che persero la vita insieme a loro. Non ci sono commenti a quanto accadde a questi Eroi Italiani, abbandonati al loro destino (già da loro conosciuto). Si trattava solo di aspettare che sarebbe avvenuto qualcosa di grave, ne avevano la consapevolezza piena. Il coraggio che hanno avuto tutti loro (magistrati e scorta) sono ancora un ESEMPIO per tutti noi, incapaci spesso di affrontare anche le minime difficoltà. “La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità” (Paolo Borsellino) – La mafia non è affatto invincinbile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni” (Giovanni Falcone).

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Samantha legge Dante dalla “Stazione Spaziale Internazionale” (ISS)

Dante supplicante

Dante supplicante

Il 24 aprile 2015 Samantha Cristoforetti, la nostra esemplare e preparatissima astronauta italiana in orbita con la “Stazione Spaziale Internazionale” (ISS), per celebrare i 750 anni  della nascita di  Dante Alighieri, ha letto in orbita il Primo Canto del “Paradiso”. Mi ha colpito molto sentirla leggere da lassù, con una sicurezza ed umiltà al tempo stesso uniche. Chissà se anche il “Sommo Poeta” avrebbe resistito e affrontato un viaggio così lungo, lontano ed anche “periglioso” dalla sua Terra e da Firenze. Certamente le sue parole, lette con così grande leggerezza da Sam, hanno potuto raggiungere non solo la ISS, ma gli spazi siderali. Sono entusiasta di sentirmi avvolto da tutto questo; spero e credo anzi che Gli Italiani possano raggiungere vette molto alte in tantissimi campi con il loro coraggio di riprendersi sopratutto nei momenti più difficili. “Non ritirarti proprio quando sei vicino a realizzare l’obiettivo” (Publilio Siro).

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Nepal: terremoto 25 aprile 2015

Terremoto in Nepal

Terremoto in Nepal

 

Il 25 aprile 2015 una scossa di terremoto violentissima (7,6 della scala Richter) si è scatenata in Nepal, devastandolo. Altre scosse molto forti si sono poi succedute, causando altra devastazione. Gravissimi sono stati i danni, oltre a quelli minori avvenuti nelle zone himalayane di India, Cina, Bangladesh e Pakistan (sono state colpite comunque zone molto povere anche se estremamente turistiche; i vantaggi li hanno solo i turisti che alloggiano in quei luoghi). Gli edifici di Piazza Durbar a Katmandu, iscritti nel Patrimonio Mondiale UNESCO, sono andati distrutti: fra questi la Torre Dharahara del 1832 e il Tempio di Manakamana). Il terremoto ha innescato anche valanghe sul monte Everest; una di queste ha ucciso almeno 17 persone presso il “South Base Camp” (lassù erano presenti speleologi e guide alpine italiane di Trento: ha perso la vita il noto alpinista Renzo Benedetti, sepolto insieme a due altri scalatori sotto una frana non distante da Katmandu). Purtroppo, a livello strutturale, moltissime abitazioni non sono costruite in cemento armato e non sono quindi in grado di resistere a forze della Natura di questa entità (la città di Katmandu è stata edificata sopra ad un lago preistorico ed il suolo morbido è stato attraversato dalle onde sismiche in modo velocissimo, tanto che quest’ultime hanno provocato maggiori danni). Rivolgo un pensiero enorme a tutte le vittime, uomini e donne, giovani ed anziani…sopratutto ai bambini che, costretti a vivere in condizioni già precarie, dovranno anche aggiungere alla loro vita e sopportare tutte le difficoltà e i disagi di una catastrofe. “Il destino, quando apre una porta, ne chiude un’altra. Dati certi passi avanti, non è possibile tornare indietro” (Victor Hugo).

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