A breve la demolizione della passerella TELFER
Sta per “andarsene” un’ennesima testimonianza del patrimonio archeologico industriale di Terni, abbandonato a se stesso da decenni ed ora (secondo gli “esperti”) divenuto “pericolante” (stranamente il traffico stradale non è mai stato deviato e a tutt’oggi si continuano a dare lezioni di rafting lungo il fiume). Molti sono gli sforzi di coloro che hanno tentato di spiegare, con dati ed idee alla mano, quanto valore abbia comunque tutta la ex zona industriale nella quale si trova la “Passerella TELFER“. Evito di aggiungere altri commenti; vorrei solo chiedere a chi governa il nostro Paese come curare la grave cecità degli amministratori locali di fronte a delle opportunità. Sono ormai privi di buon senso, di coraggio e, fatto ancor più grave, delle capacità gestionali necessarie per far fruttare e progredire il territorio.
Tornado indietro
Il 19 agosto 2014 due aerei “Tornado” dell’Aeronautica Militare si schiantano sopra Ascoli Piceno ed altri piccoli comuni. Le esercitazioni sono indubbiamente necessarie per questi piloti che hanno ricevuto una formazione altamente specializzata; probabilmente sarebbe opportuno che mezzi così potenti e veloci sfreccino più lontani dai centri abitati ed in zone più sicure. Sono dispiaciuto per la morte dei quattro militari; in futuro vorrei solo osservare cieli più azzurri e nuvole bianche, senza esplosioni e detriti. Questo dovrebbe valere in Italia (un Paese che, all’Art. 11 della sua Costituzione, ha scritto:”L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…”) e molto di più negli altri paesi devastati dai conflitti. Potremmo esercitarci tutti invece ad allontanarci dalle guerre e a rifiutare l’idea di poterle combattere, trascinando nell’aria insieme ai nostri bambini tanti aquiloni colorati, silenziosi e riposanti.
Pescecani sulle coste italiane
Gli squali esistono sulla Terra da più di 400 milioni di anni, quindi non è preoccupante tanto il fatto di avvistarli nei nostri mari (gli “squali verdesca” già erano presenti nel Mediterraneo) quanto il cambiamento della temperatura dei mari (surriscaldamento) che sta facendo avvicinare alle nostre acque anche altre specie di pesci tropicali. Non bastavano in questo Paese tasse e balzelli, ladri e truffatori, assassini e delinquenti: dovevamo incrementare anche questi “pesciolini dal morso gentile e delicato”, creature comunque che vivono sul nostro pianeta da tempo immemorabile.
Rischio Ebola in Europa
Ebola, il nome di un virus che terrorizza l’umanità intera, ma ancora di più l’Africa Occidentale. Certamente paesi poveri e devastati dai conflitti (come la Liberia) non possono fronteggiare da soli emergenze sanitarie come queste. Qualche tempo fa l’Europa si affannava per proteggersi dall’AIDS (mai sconfitto, anzi in aumento) o dall’ influenza aviaria. Un mondo diventato iper-tecnologico, velocissimo nella comunicazione ma incapace di assistere o parlare al proprio vicino. Forse le grandi pandemie oggi vogliono insegnarci che siamo tutti uguali e che abbiamo bisogno, in realtà, l’uno dell’altro.
Estate 2014: il maltempo continua
Un’estate davvero particolare questa del 2014…I meteo nazionali quotidianamente ci rendono partecipi dell’arrivo di piogge, uragani e tempeste in tutta la penisola italiana. Prima avevamo un clima differente, con il maltempo in genere concentrato in autunno ed inverno, poi si avvicinava la tiepida primavera (deliziosa) e poi giungeva l’estate, stagione attesa da tante persone (prima ce n’erano di più, adesso molte meno per ragioni economiche) per andare a trascorrere una vacanza nei posti di villeggiatura. I cambiamenti climatici sono in atto da decenni e dovremo fronteggiarli, questo è sicuro. L’Italia però non può impegnarsi in questo, troppo occupata com’è a cementificare il suo territorio, a costruire opere inutili e costosissime e a licenziare tanti padri di famiglia (con mutui e scadenze da onorare) in ogni settore. Chissà se con il suo “ombrellino tuttofare”lo Stato italiano riuscirà a metterci in salvo da tanti disastri? Ne dubito.
Articolo di “Analisi Difesa” di Gianandrea Gaiani
Viaggi senza ritorno
Nel mese di luglio 2014 numerosi sono stati gli incidenti aerei, avvenuti nei modi più diversi ed inaspettati. Certo è che lassù la vita è appesa ad un filo leggerissimo; l’importante è non centrare le forbici implacabili del Destino che non guarda in faccia età, nazionalità o modello di aereo. Alcune compagnie sono state più sfortunate di altre, come i passeggeri decollati ad Amsterdam e poi precipitati in Ucraina a causa di un missile. Sarà il caso di fermarci a riflettere, tenendo però i motori sempre accesi e funzionanti.
In Italia continua a scendere il numero dei nuovi nati
Sconcertanti sono i dati riguardanti il calo delle nascite avvenute in questi ultimi anni in Italia. Procreare è, purtroppo, diventato assai oneroso per tutte quelle numerosissime coppie nelle quali soltanto uno dei due genitori possiede un lavoro (addirittura precario). Come popolazione ci stiamo invecchiando rapidamente e così sogniamo cicogne, con sacchi colmi di nascituri.
La Costa Concordia parte per nuovi lidi
Lunghe e complesse sono state le operazioni di recupero della “Costa Concordia”; la soluzione poi adottata è stata quella di rimettere in assetto la nave, poi di agganciare una serie di cassoni galleggianti pieni di aria per favorirne il galleggiamento. Bisogna continuare a fare attenzione e a “non darsi troppo le arie”, almeno fino al momento in cui la Costa Concordia non approderà al cantiere navale genovese.
Il “peso” dell’interesse TV globale
Certamente da anni la televisione promuove interessi che le permettono di controllare capitali così grandi che, anche di fronte ad una guerra sempre presente e sanguinosa, non può interrompere o ritardare la sua programmazione. Il mondo “civilizzato” (c’è ancora?) allora continua a divertirsi davanti allo schermo TV che magicamente attrae ed ingloba, a tifare e a scalpitare per la sua squadra, noncurante e superficiale della tragedia in corso in Medioriente. Un pensiero a tutti quei bambini e a quelle famiglie innocenti che hanno perduto la vita negli scontri israelo-palestinesi.
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