Mondiali 2014: debolezze, ma non solo nel calcio

Germania batte Brasile

Germania batte Brasile

Nella squadra di calcio brasiliana, in questi mondiali 2014, sicuramente si è data troppa importanza ai risultati che essa doveva raggiungere. L’allenatore Scolari non ha probabilmente effettuato quelle modifiche tecniche che era necessario apportare di fronte ad una squadra come quella tedesca. Sono certo che si ricorderà per tanti anni questa partita e del suo tragico risultato. Si parlerà della Germania che, come un’aquila furiosa, ha dilaniato il “piccolo” Brasile, sconfiggendolo con un risultato storico. Meno si parlerà invece delle spese sostenute per affrontare il mondiale e di tutte quelle tantissime persone che, senza lavoro ed assistenze di alcun tipo, vivono ogni giorno partite durissime.

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La FIFA punisce il calciatore Suarez dell’Uruguay

Suarez bollito da FIFA

Suarez bollito da FIFA

La FIFA ha deciso giustamente di punire il giocatore dell’Uruguay Suarez per il morso dato al giocatore dell’Italia Chiellini che, nella diretta TV, ha fatto il giro del mondo. Il calcio è davvero cambiato: nel passato i grandi Campioni di questo sport non avevano bisogno di assaggiare gli avversari per farsi notare: era sufficiente la loro bravura nel gioco, la loro capacità di “fare squadra” e la loro intelligenza nel capire che il messaggio che lo sport deve dare è quello di unire e non di separare le persone.

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Mondiali 2014

Mondiali 2014 con Fifa

Mondiali 2014 con Fifa

Ho paura da quando sono iniziati i Mondiali di calcio in Brasile, un paese che, pur soffrendo problemi gravi di povertà, miseria e disuguaglianza sociale, è pronto ad ospitare le persone più pagate per la professione che svolgono: i giocatori di pallone. Tutto il mondo a vederli rincorrere la sfera quindi, dimenticando, in questo lasso di tempo, quante risorse bisognerebbe impiegare invece per risanare un paese con tante possibilità e non edificare più nuovi stadi con all’interno tanti “bambini cresciuti” che “giocano” con contratti di milioni di euro.

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Festa della Repubblica Italiana 2014

"Parata" militare

“Parata” militare

Festa della Repubblica Italiana: per quest’anno ho immaginato la “parata militare” con un soldato-portiere che tenta di afferrare un missile. L’Italia dovrebbe essere un Paese che si occupa di pace e sviluppo ed abbandonare l’idea di investire tante risorse sugli armamenti. Chi tocca le armi, di solito, si fa molto ma molto male.

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Elezioni Europee 2014

No toast europeo

No toast europeo

Elezioni in Europa per eleggere i nostri rappresentanti italiani che, indubbiamente, si impegneranno e lavoreranno alacremente per controllare che le proposte e le nuove leggi non vadano a ledere gli interessi del nostro Bel Paese. Un’unica raccomandazione: scegliete e “non bruciate” il vostro voto.

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EXPO 2015

Expo 2015

Expo 2015

Forse si poteva trovare un titolo meno impegnativo da assegnare a questo EXPO 2015 a Milano (“Nutrire la Terra”), probabilmente ci sarà una necessità impellente ed irrinunciabile per quanto riguarda la costruzione e l’allestimento di tutti gli stand ma ho questo dubbio: cementificare quasi completamente un’area di 1 milione di metri quadrati, vuol dire “nutrire” la Terra o nutrire soltanto pochi “uomini interessati”?

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Ultimo stadio

Ultimo stadio

Ultimo stadio

Non bisogna essere esperti di calcio (io infatti non lo sono) per capire che la violenza e l’irrazionalità raggiunta da alcuni soggetti è davvero inaudita. Recarsi con delle armi in un luogo dove si “gioca” fa certo molto riflettere. Siamo proprio giunti all’ “utimo stadio” di tante malattie sociali che potrebbero essere diventate incurabili. Certo è che tutto questo fa venire un buco allo stomaco, e, se si spara, non solo.

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L’Aquila deve farcela

L'Aquila indignata

L’Aquila indignata

Quanto dovrà attendere ancora la Città dell’Aquila prima di poter essere riconsegnata ai suoi cittadini e finalmente vissuta? Quanti falsi annunci sono stati fatti, quanti uomini importanti  hanno “sfilato” dinanzi ad essa, promettendole la “ricostruzione”? Abbiamo raggiunto già cinque anni da quella notte terribile, ma ancora c’è molto da realizzare. I nostri rappresentanti della politica risultano esperti nell’affermare ciò che andrebbe fatto, ciò che andrebbe cambiato o controllato. Da tempo ho iniziato a credere che, probabilmente, sono tutti statici ed uguali.

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